TERAMO – L’elezione di Romano Prodi "rischia di spaccare il Paese, dividere il popolo e creare uno stato tensione di cui l’Italia non ha certo bisogno". Lo scrive nel suo profilo Facebook il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Nazario Pagano, in queste ore impegnato a Roma come grande elettore designato per la Regione per eleggere il nuovo Capo dello Stato. "Hanno preferito ascoltare la pancia del loro elettorato più oltranzista – dice ancora Pagano sul sociale network – piuttosto che pensare agli interessi della Nazione. Una responsabilità gravissima". empre su Facebok così scrive invece il governatore Gianni Chiodi alla vigilia del quarto scrutinio. "La costituzione italiana prevede che il presidente della repubblica e’ garante della unita del paese. Il PD ci aveva proposto 5 nomi. Di comune accordo avevamo individuato Marini. Noi siamo stati leali, il PD no. Si è rivelato un partito ed un interlocutore inaffidabile. Ora propongono il nome di Prodi per salvare, come hanno dichiarato "l unità del partito" e quindi non quella del Paese. Bersani… aveva detto che se avesse avuto il 51% dei voti avrebbe governato come se ne avesse avuti il 49%. Non ha avuto ne il 51 e ne il 49 bensì solo il 20 per cento. Ora vorrebbe, in nome dell’unità del partito, sequestrare tutte le più importanti cariche istituzionali. Non ci stiamo e quindi non parteciperemo al voto di oggi pomeriggio".
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